PRESENTAZIONE
I contesti culturali attuali interrogano la riflessione teologica e le impongono di collocarsi tra i diversi ambiti del sapere al fine di offrire una prospettiva interpretativa significativa, alla luce del Vangelo, dell’esperienza umana. Viene così a configurarsi un compito impegnativo per la riflessione teologica, non più procrastinabile, perché è chiamata a porre in correlazione le domande antropologiche fondamentali, espresse dalle odierne contestualità storico-culturali, con il dato biblico-teologico, che si pone come orizzonte di senso per l’umano e le sue molteplici e variegate relazioni.
Gli studi e le ricerche pubblicati in questo numero della Rivista, muovendosi, ciascuno all’interno del proprio orizzonte disciplinare, ma con un impianto inter e trasdisciplinare, si fanno carico di questo compito del teologare e attivano percorsi riflessivi capaci di operare un’ermeneutica dei contesti e sono orientati all’individuazione di prospettiche idonee a rendere ragione del senso del credere e del dire la fede in essi, per essi e con essi.
Il saggio di Wasim Salmann, intitolato, Per un pluralismo inclusivo e una teologia postmoderna del dialogo, cercando di capire l’attuale situazione della teologia delle religioni, in seguito alle posizioni prese dal Magistero cattolico negli ultimi decenni, intende presentare alcuni aspetti della crisi che contrappone i rappresentanti del pluralismo teologico al Magistero. La teologia del compimento, come viene presentata nel Vaticano II, sembra l’unica via percorribile per mantenere l’ortodossia dottrinale e salvaguardare la normatività della cristologia. Ecco perché, a suo giudizio, Jacques Dupuis e Claude Geffré tentano di elaborare una teologia del compimento non totalitaria che distingue l’universalità del mistero di Cristo dalla particolarità storica del cristianesimo. Vista la complessità della questione, l’Autore, fa notare che il dibattito in corso è orientato a sviluppare una teologia postmoderna che promuove il dialogo tra le religioni.
Il saggio di Calogero Caltagirone, intitolato Il Salvatore e le vie di salvezza. Configurazione del tema nell’attuale teologia delle religioni, rimodula i nodi teologici evidenziati dallo studio di Wasim Salman, cercando di ricomprendere il senso del dialogo tra le religioni, a partire dall’«universale concreto» Gesù Cristo, attorno alla nozione di «salvezza». Siccome la domanda di salvezza attraversa la storia dell’umanità e delle religioni e s’intreccia con una costellazione pluralista di significati, che sollecitano una rilettura all’interno dell’attuale teologia delle religioni, lo studio mette in evidenza che la salvezza cristiana si presenta con una sua intrinseca originalità manifestata dalla convinzione che essa si concentra interamente sull’evento-persona Gesù Cristo e sul suo mistero pasquale. Sulla base di questa precisazione, lo studio cerca di rilevare la configurazione del tema e di individuare nella comprensione della normatività cristologica il principio di interpretazione del modularsi della salvezza negli altri universi religiosi.
Lo studio di Cristiano Massimo Parisi, intitolato L’“esserci-per-gli-altri” nell’itinerario di Dietrich Bonhoeffer. Una luce sul “nuovo umanesimo”, intendendo offrire un contributo riflessivo alla definizione del senso di un «nuovo umanesimo in Cristo», oggetto del Convegno Ecclesiale di Firenze, presenta la riflessione antropologica maturata da Bonhoeffer nell’ultimo periodo della prigionia a Tegel. Da Bonhoeffer l’identità autentica di Dio viene sintetizzata con la formula dell’«esserci-per-gli-altri», la quale sta a indicare l’essere più profondo di Gesù Cristo: il dono di sé all’altro. Quel dono che nella passione trova il suo vertice: «“l’uomo per gli altri”! e perciò il crocifisso». Nel partecipare alle sofferenze di Gesù Servo, si assiste ad una chiarificazione vicendevole tra l’essere cristiani e l’esserci-per-gli-altri. Ed è su questa linea che è possibile cogliere un ulteriore elemento, quello dell’identificazione tra l’esserci-per-gli-altri e l’essere uomini, che fa formulare, a giudizio dell’Autore, a Bonhoeffer la tesi del «cristianesimo inconsapevole», per la quale vi può essere un rapporto con Cristo al di là della confessione esplicita, e quindi tra coloro che si fanno carico solidaristicamente del dolore del mondo si trovano anche dei «pagani».
Il saggio di Roberto Di Ceglie, intitolato Tommaso d’Aquino e Alvin Plantinga: un’analisi filosofico religiosa, si interessa al modo in cui gli argomenti di ragione possono supportare la fede cristiana come pure il teismo più in generale. L’Autore intede mostrare che riguardo a questo tema sussiste un’affinità tra Tommaso d’Aquino e un filosofo contemporaneo apprezzato e influente quale Alvin Plantinga, e mostrare ciò in questo pensatore, pur facendo spesso riferimento all’Aquinate, non risulta consapevole. Lo scopo dello studio è in primo luogo quello di mostrare che il pensiero dell’Angelico è fecondo per la contemporanea filosofia della religione, in secondo luogo quello di evidenziare che le convergenze tra le differenti confessioni cristiane di appartenenza dei due pensatori in questione sono significative e non dovrebbero essere sottovalutate.
Lo studio di Cosimo Costa, intitolato, Luigia Tincani. Una donna amata da Dio, una fonte d’amore per l’educativo, mette in evidenza che, dal punto di vista etico ed educativo, il compiersi dell’umano e il perfezionarsi della persona umana nella luce e nella sinergia del mistero dell’Incarnazione, trova un luogo di condensazione tematica significativa nella filosofia-teologia di Luigia Tincani, fondatrice della Congregazione delle Missionarie della Scuola e, nel 1939, dell’Istituto Superiore Pareggiato di Magistero «Maria Santissima Assunta», dal 1991, Università LUMSA (Libera Università «Maria Santissima Assunta) di Roma. Una donna, Luigia Tincani, che presto e in maniera personale, intuisce l’amore di Dio, un’educatrice capace di comprendere che il vero educatore è colui che esperisce questo tipo amore. Cosimo Costa fa notare che, per Luigia Tincani, l’esperienza dell’amore gratuito fa trovare un baricentro stabile, inserisce nell’umiltà, consente di scoprire l’incredibile natura dell’amore, fa vedere tutto possibile, quasi che ci sia come uno sconvolgimento di valori e proporzioni. Tre sono i capisaldi della sua sicurezza educativa, dell’originalità della sua idea di educazione: la sua identificazione tra missione educativa ed autentica educazione cristiana, l’educazione cristiana e il pieno sviluppo dell’umano, l’umano cristiano che si comunica mediante l’umano cristiano. Luigia Tincani, a giudizio dell’Autore, è una fonte mite ed umile che non chiede una esecuzione deresponsabilizzata ma una responsabilità luminosa e creativa, la responsabilità del giusto educatore.
Il testo di Rocco Gumina, intitolato La rilevanza politico-culturale del cattolicesimo italiano. Riflessioni a partire dall’analisi di Franco Garelli, ribadisce che la religione è certamente un elemento sociale imprescindibile per studiare e comprendere sia la società sia le dinamiche politiche. Nel contesto italiano, la Chiesa cattolica rappresenta l’elemento religioso più influente e capillarmente diffuso su tutto il territorio nazionale con una rilevanza pubblico-politica, educativa, morale e sociale di prim’ordine. Attraverso diverse indagini, il sociologo Franco Garelli ha più volte analizzato, rilevato e mostrato la consistenza politico-culturale del cattolicesimo italiano realizzando così una riflessione di sociologia politica a partire dalla religione più diffusa in Italia. L’oggetto delle riflessioni di Rocco Gumina è, dunque, quello di formulare un’argomentazione che a partire dall’analisi sociologica di Garelli giunga a teorizzare un contributo per un’elaborazione teologico-pastorale sulla presenza dei cattolici in Italia, in contesti culturali, sociali e politici mutati.
Chiudono il numero, come sempre, le consuete rubriche delle Recensioni e dei Libri ricevuti, a testimonianza del fatto che ogni ricerca necessita sempre del contributo di tutti e del confronto e dialogo tra tutti.
RICERCHE TEOLOGICHE 1/2015
PRESENTAZIONE
STUDI
WASIM SALMAN, Per un pluralismo inclusivo e una teologia postmoderna del dialogo
CALOGERO CALTAGIRONE, Il Salvatore e le vie di salvezza. Configurazione del tema nell’attuale teologia delle religioni
CRISTIANO MASSIMO PARISI, L’“esserci-per-gli-altri” nell’itinerario di Dietrich Bonhoeffer. Una luce sul “nuovo umanesimo”
ROBERTO DI CEGLIE, Tommaso d’Aquino e Alvin Plantinga: un’analisi filosofico religiosa.
COSIMO COSTA, Luigia Tincani. Una donna amata da Dio, una fonte d’amore per l’educativo.
ROCCO GUMINA, La rilevanza politico-culturale del cattolicesimo italiano. Riflessioni a partire dall’analisi di Franco Garelli
RECENSIONI
ROCCO GUMINA, F. Giacomantonio, Sociologia dell’agire politico. Bauman, Habermas, Žižek, Studium, Roma 2014.
ROCCO GUMINA, P. Viotto, Paolo VI – Jacques Maritain. Un’amicizia intellettuale, Studium, Roma 2014.
ROCCO GUMINA, M. Borghesi, Critica della teologia politica. Da Agostino a Peterson: la fine dell’era costantiniana, Marietti 1820, Genova – Milano 2013.
ROBERTO DI CEGLIE, Marco Salvioli, L’invenzione del secolare. Post-modernità e donazione in John Milbank, con prefazione di Pier Angelo Sequeri, Vita e Pensiero, Milano 2013.
CALOGERO CALTAGIRONE, Walter Kasper, Papa Francesco – la rivoluzione della tenerezza e dell’amore. Radici teologiche e prospettive pastorali, Queriniana, Brescia 2015.
CALOGERO CALTAGIRONE, Helmut Hoping, Il mio corpo dato per voi. Storia e teologia dell’eucaristia, Queriniana, Brescia 2015.