• 14 Giugno 2021

Nuova pubblicazione del socio Massimo Parisi

Il lavoro desidera offrire la descrizione dell’identità carismatica passionista, in modo semplice, ma fondato su seri criteri scientifici. L’indebolimento della preghiera personale, il formalismo liturgico, la perdita d’interiorità e l’affievolimento del consacrato ad essere «l’epifania dell’amore di Dio nel mondo» hanno stimolato la ricerca dell’A. sul ruolo della meditazione della Passione nel carisma di Paolo della Croce, attraverso lo studio scientifico delle fonti. Il profilo spirituale del religioso passionista che emerge mostra come egli abbia scelto ‘l’imperativo della Passione’, che lo ha qualificato come tale. Per questa ragione, la meditazione della Passione pone il passionista che si colloca in essa sotto l’opera del Divino Amore, cioè la Croce. Da questa prospettiva privilegiata, egli patisce con Cristo e per Cristo, perché la Croce è Passione intesa come evento di grazia. Dal momento che Cristo, con la sua sofferenza, rivela la fedeltà totale alla scelta di donarsi a noi, il passionista, allo stesso modo, testimonia una vita nell’amore del “gran Sovrano” e a questa cercherà di condurre tutte le creature. Nel tentare di ripercorrere il carisma di fondazione l’A. ha tenuto presente una linea di fondo, un filo rosso che segna l’impalcatura magisteriale di Paolo della Croce e l’insegnamento della tradizione della Congregazione: la domanda su come parlare della Passione di Gesù Cristo che resta il rimedio più efficace dei mali del mondo. Cercare di comprendere la causa e il significato di tale riflessione resta di grandissima attualità per il passionista oggi, nonché punto di ri-partenza per vivere un carisma che, come disse papa Benedetto XIV, “sebbene fosse uscito per ultimo, doveva essere il primo ad essere istituito”.

Leave your comment

Please enter your name.
Please enter comment.
Categorie articoli
Archivio
Eventi
Skin Color
Layout Options
Layout patterns
Boxed layout images
header topbar
header color
header position