• 26 Luglio 2010

Cronaca XII Simposio SIRT, giovedì 26 luglio 2010

di Clara Aiosa

Il XII Simposio Sirt sull’articolo del simbolo apostolico Credo la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, è stato introdotto, come da prassi, da una relazione dal titolo: La chiesa: status quaestionis . Nella sua relazione il prof. Calogero Caltagirone, ha scelto la categoria della questione” quale categoria più adatta a interrogarsi sul senso della realtà ecclesiale, soprattutto nell’attuale orizzonte storico-culturale caratterizzato da continui e repentini mutamenti. Giocando perciò sul termine “questione”, sono stati proposti alcuni livelli di riflessione. In primo luogo, la chiesa messa in questione, proprio dai mutamenti socio-culturali.

Da qui la necessità di riformulare in maniera nuova l’identità della chiesa e la necessità di un’ecclesiologia che non si risolva «in una faccenda di aggiustamenti parziali, ma deve prendere necessariamente in considerazione le condizioni mutevoli dello stesso discorrere teologico e deve essere in grado di cercare quelle vie lungo le quali la parola Chiesa acquista significato e per se stessa e per l’uomo contemporaneo». Il prof. Caltagirone ha individuato poi tre livelli della questione: la chiesa come questione antropologica, la chiesa come questione sociologica, la chiesa come questione teologica ritenendo che «un processo di comprensione della realtà della Chiesa deve essere attento a tutta a tutta la diversità di fattori che entrano in gioco nella costituzione, nello sviluppo e nelle trasformazioni successive sia delle immagini antropologiche, sociologiche e teologiche, attraverso le quali i credenti comprendono il loro essere insieme ecclesiale, sia delle realtà attraverso le quali si esprime ciò che la chiesa è». Il terzo momento della relazione si è soffermato sugli ambiti della questione.

Due in particolare quelli analizzati: «il senso di un discorso sulla chiesa che è chiamato a coniugare e a declinare tutte le molteplici forme dell’esistere ecclesiale che concretano lo spazio-tempo della salvezza nel darsi dell’unica chiesa nella multiforme molteplicità delle chiese»; «la comprensione del realizzarsi e dell’articolarsi del mistero salvifico nella plurisoggettualità delle diverse figure cristiane ed ecclesiali dei soggetti credenti». Leggendo tutto questo in ordine alla cattolicità della chiesa, la conclusione del prof. Caltagirone è stata quella di pensare «ad un’unità cattolica dello spazio-tempo della salvezza, mediato nella molteplicità cattolica delle concrete figure dell’esistere ecclesiale nello spazio e nel tempo». La chiesa si presenta così nella sua identità «molteplice e una, mentre le chiese posseggono al loro identità specifica e prendono parte all’identità dell’unico spazio esoterico dell’essere chiesa».

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