di Clara Aiosa
L’ora terza con cui è iniziata la quarta giornata del simposio, è stata presieduta dal card. Sepe, anche lui, come l’arcivescovo Bagnasco, in ritiro spirituale a Pietralba, con alcuni giovani preti e seminaristi della diocesi di Napoli. Al cardinale Sepe, un caldo benvenuto da parte del presidente della Sirt, Carmelo Dotolo. Con un linguaggio “colorito” il cardinale, ha comunicato la sua gioia nel trovarsi in un contesto, qual è quello della Sirt, da lui definita “la crema teologica d’Italia”.
Chiare e immediate le riflessioni del presule: «Incarnate la teologia nell’oggi della Chiesa e nella società. Rendetela esperienziale, inculturatela. La gente ha bisogno di sentire la chiesa vicina, nei suoi pastori e in tutti i suoi componenti. Bisogna uscire dai nostri episcopi, bisogna andare, camminare, farsi compagni degli uomini. In questo modo si è credibili. E soprattutto voi teologi aiutate i pastori a incarnare la fede: questo è il compito vero della teologia. Se anche si vola in alto, occorre avere i piedi per terra. La chiesa ha bisogno dei teologi!».
La scaletta della giornata dedicata al tema della Comunione dei santi, prevede, nella mattinata gli interventi dei proff. Angelo Maffeis sulla Communio sanctorum nel dialogo ecclesiologico tra le tradizioni cristiane, e di Crispino Valenziano, per viam pulchritudinis. Presiede la prof.ssa Valeria Ferrari.
Nel Laboratorio progettuale, dal titolo “Per un’articolazione conciliare della chiesa locale”moderato dal prof. Calogero Caltagirone si sono alternati i proff. Gianfranco Calabrese, Lucio Pinkus, Giovanni Silvestri, Clara Aiosa, quest’ultima in sostituzione della prof.ssa Paola Bignardi assente per motivi di salute.